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Un colpo alla monotonia, ai colori melange, che hanno imperversato in questi anni. Un taglio netto con il recente passato che non è stato tanto benevolo con le finanze mondiali e ha portato, a volte, questa precarietà anche nelle scelte estetiche. Armani ha detto una volta che i grafismi sono un segnale di chiarezza, di pulizia, di forza. E allora il ritorno del quadrato, del disegno geometrico per il prossimo autunno-inverno e delle righe per la prossima estate, sono una sottolineatura del cambiamento.  

 

E, se sappiamo che i cicli e ricicli modaioli sono dettati dalla necessità di alimentare le vendite, dietro al revival del quadrato in tutte le sue proporzioni c’è sicuramente un senso e una suggestione. Che qualcosa stava avvenendo si capiva già dalle strade, almeno quelle più «cool» nei luoghi simbolo della caccia alle tendenze. Da Londra a New York, passando per le metropoli asiatiche, ogni tanto si avvistava un novello Kurt Cobain in camicia di flanella check. 

 

I colori del clan  

In origine, in Scozia, la culla del tartan, i colori dei quadri indicavano il clan di provenienza. E forse è ancora un po’ così. Indossare una camicia, una giacca, un vestito per sentire di far parte di un clan glamour che sceglie cosa indossare, seguendo le tracce della tradizione e dell’appartenenza. Ma ognuno sceglie la sua. E, se anticamente le regole erano rigide (i clan tartan per gli usati uomini; i dress tartan su sfondo bianco per le donne; gli hunting tartan, scuri per la caccia o altre attività sportive), oggi libertà e fantasia sono la regola. E a Pitti c’è chi in nome del tartan festeggia i 200 anni di storia. The Pringle of Scotland si regalerà la mostra Fully Fashioned, in collaborazione con il National Museum of Scotland (da aprile ad agosto). Ma attenzione a scambiare il moderno lui, al «quadrato», country man o peggio boscaiolo. Perché la nuova vita del check è più sofisticata: il nuovo dandy si ribella alla sobrietà imperante, attingendo però al classico. 

 

Icone urbane  

Quadrati per il nuovo signore metropolitano, ma anche tanti accessori: sono le icone dell’estetica urbana, una sintesi di tecnologia, funzionalità, leggerezza e resistenza. Con le scarpe in primo piano. D’altronde il tema di questa 87ma edizione di Pitti è stata «The walkman», l’uomo che cammina. «I migliori pensieri vengono camminando», sosteneva Friedrich Nietzsche. E chissà se una giacca a quadri può aiutare.