FIl presidente del Consiglio; Matteo Renzi ha illustrato, prima alla Camera e poi al Senato, il
programma di legislatura, indicando nel febbraio 2018 la scadenza naturale del Governo:
«Alla fine dei mille giorni il fisco dovrà essere meno caro e più semplice. Abbiamo già
iniziato con il provvedimento degli 80 euro, che noi rivendichiamo con forza perché ridà
potere d'acquisto al ceto medio che è stato bombardato. La scelta degli 80 euro è la prima
scelta di riduzione del fisco. Certo non sono andati a tutti, potremmo fare di più, dovremmo
fare di più, certo. Ma abbiamo iniziato. I "mille giorni" non sono un tentativo di dilazione ma
l'ultima chance per l'Italia dopo aver perso tanto tempo. Non perché, abbiamo paura di
elezioni anticipate ma perché bisogna rimettere in pista l'Italia con riforme che devono
marciare "insieme", dalla legge elettorale a quella del lavoro.
La sintesi dell’intervento in Parlamento del Presidente del Consiglio è disponibile
QUI
A commento dell'intervento alla Camera del Presidente
del Consiglio, la Confcommercio ha affermato: «È evidente che per creare le condizioni di
una ripresa robusta che tocchi tutti i settori produttivi, i territori e le famiglie bisogna
accelerare le riforme economiche, prima fra tutte quella fiscale con l'obiettivo di ridurre le
tasse su famiglie e imprese e perdere il triste primato del record mondiale di pressione
tributaria e contributiva. Ed è altrettanto evidente che, pur andando nella giusta direzione, il
bonus degli 80 euro da solo non poteva cambiare radicalmente le sorti della domanda interna
e dell'economia, anche perché altre imposte e nuovi tributi, come la tasi, ne erodono il
potenziale beneficio. Apprezzabili, dunque, le parole del Presidente Renzi che intende mettere
al centro dell'agenda di governo misure per rispondere alle emergenze economiche del
paese».