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GRAZIE A CONFCOMMERCIO CON FEDERAZIONE MODA ITALIA ED ALTRE FEDERAZIONI EVITATO INCREMENTO COSTI AD OPERATORI COMMERCIALI
10/11/2017 /
Grazie all'azione della Confcommercio, con Federazione Moda Italia ed altre Federazioni di categoria aderenti al Sistema (Federalberghi, FIPE, FIDA, Federmobili, Federpreziosi), che nel giugno scorso avevano espresso con forza, tramite risposte scritte a una consultazione pubblica di AgCom, le proprie preoccupazioni di fronte ai contenuti di un Decreto Legislativo che imponeva alle imprese che diffondono musica d'ambiente l'identificazione puntuale di ciascun brano diffuso (titolo originale, anno di produzione o di distribuzione, produttore e durata complessiva dell'opera), la Delibera di attuazione del decreto legislativo 15 marzo 2017, n. 35, pubblicata sul sito dell'AGCOM, ha riconosciuto che "… il legislatore non ha introdotto nuove incombenze e nuovi oneri in capo agli esercizi commerciali" ed evidenzia che "gli esercizi commerciali che ritrasmettono contenuti protetti diffusi da altri (emittenti radiofoniche o televisive) rientrano nella nozione di utilizzatori, ma non avendo a disposizione le informazioni di cui al citato art. 23, non sono soggetti all'obbligo di rendicontazione dettagliata".
Sul sito dell'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (AgCom), è disponibile la Delibera n. 396/17/CONS "Attuazione del decreto legislativo 15 marzo 2017, n. 35 in materia di gestione collettiva dei diritti d'autore e dei diritti connessi e sulla concessione di licenze multiterritoriali per i diritti su opere musicali per l'uso on line nel mercato interno", e trovare riscontro oggettivo dell'importante risultato raggiunto da Confcommercio, Federazione Moda Italia e dalle altre categorie del nostro Sistema, che pone fine a un fondato timore di sanzioni particolarmente pesanti (da 20.000 a 100.000 euro), in capo agli operatori che diffondono musica d'ambiente.
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