Federazione Moda Italia è intervenuta nei confronti di alcuni fornitori, in particolare del settore calzature, con una lettera di richiamo al rispetto della normativa sull'etichettatura, invitando gli stessi produttori/fornitori ad attivarsi, nell'interesse generale, ad osservare la normativa vigente in materia.
Federazione Moda Italia, in collaborazione con il consulente legale di riferimento, Avv. Sergio Baccherini, è intervenuta nei confronti di alcuni fornitori, in particolare del settore calzature, con una lettera di richiamo al rispetto della normativa sull'etichettatura, invitando gli stessi produttori/fornitori ad attivarsi, nell'interesse generale, ad osservare la normativa vigente in materia e ad evitare di inviare altre comunicazioni atte a demandare proprie responsabilità agli operatori commerciali. La lettera del Presidente di Federazione Moda Italia, Renato Borghi, si era resa necessaria a seguito della richiesta urgente da parte di alcuni produttori/fornitori ai commercianti del settore moda-calzature di apporre sulle scatole delle scarpe, etichette contenenti l'identità e gli estremi del produttore o del suo mandatario, completi di indirizzo (ex art. 104, comma 4, lett. a, del D.Lgs. 206/2005 – Codice del Consumo) delegando la responsabilità al commerciante o addirittura prevedendo la sottoscrizione di accordi di manleva (in allegato le comunicazioni). Federazione Moda Italia, anche con l'ausilio del suo consulente legale, è a disposizione delle Associazioni provinciali per qualsiasi approfondimento e per l'eventuale organizzazione di incontri sul tema e per la realizzazione di KIT SOS Etichettatura volti, da un lato, ad accrescere l'autorevolezza degli imprenditori del dettaglio moda nei confronti dei produttori/fornitori e, dall'altro, a promuovere buone pratiche capaci di aumentare le probabilità di evitare fastidiose sanzioni agli operatori di settore.