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LO SAPEVATE CHE AL TURISTA CINESE PIACCIONO I VIAGGI DELLO SHOPPING?

24/03/2015 / Expo 2015

I nuovi turisti cinesi

LO SAPEVATE CHE AL TURISTA CINESE PIACCIONO I VIAGGI DELLO SHOPPING

Chi è oggi il turista cinese e che cosa cerca quando va all'estero? 

Nell'anno dell'Expo gli occhi degli operatori turistici sono puntati sui viaggiatori del Paese di Mezzo che nel corso degli ultimi anni hanno gradualmente modificato le proprie scelte e le proprie abitudini di viaggio. Il turista cinese ha un buon livello di istruzione (il 39% ha un grado di istruzione universitario), viaggia prevalentemente in gruppi organizzati, ma è in decisa crescita il turismo individuale, proviene prevalentemente da città come Pechino, Shanghai, Canton e nella scelta della meta del viaggio è spinto dall'interesse turistico del luogo, dalla possibilità di fare shopping e di vivere un'esperienza culturale ricercando i principali stereotipi della località.

Nell'organizzazione del viaggio ricerca le informazioni principalmente tramite il web, prenota attraverso agenzie tradizionali, ma sono in costante crescita i canali online, viaggia tendenzialmente durante le "Golden Week" di febbraio e ottobre.

I cinesi viaggiano all'estero soprattutto in coppia e con la famiglia, anche se sono in aumento i viaggi individuali, hanno un'età media attorno ai 40 anni e un reddito medio abbastanza elevato.

Il viaggio per il turista cinese è soprattutto uno status symbol, quindi ama condividere la sua esperienza attraverso il passaparola, il web e i social network.

Il turista cinese che visita l'Italia dedica una parte sempre più consistente del viaggio allo shopping: negli ultimi sette anni gli acquisti tax free dei turisti provenienti dalla Cina a Milano sono sempre cresciuti, con un picco riscontrato nel 2010 (+97%), un trend di crescita confermato anche dall'andamento dei primi dieci mesi del 2014 (+13%), che porta i turisti di questa nazionalità a rappresentare più del 24% del mercato tax free nel capoluogo lombardo, ponendoli al secondo posto per acquisti effettuati, alle spalle dei Russi (27% del mercato) e prima degli Americani (3%).

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Nicolas de Chamfort